Inaugurato a Vicenza il primo Parkinson cafè
Apre le porte ad Arzignano (provincia di Vicenza) il primo “Parkinson Cafè” che, grazie alla determinazione della Fondazione Silvana e Bruno, realtà no profit, vuole porsi come punto di riferimento per i malati del territorio e le loro famiglie.
Un territorio, quello vicentino, che conta almeno 200 casi e una regione, il Veneto, in cui si registrano circa 20.000 famiglie colpite da questa patologia e 500 nuovi pazienti ogni anno. Dati che descrivono la presenza di un problema reale.
Ispirandosi all’esperienza anglosassone, dove i Parkinson Café sono una realtà attiva ormai da qualche anno, la Fondazione di Arzignano ha voluto creare un punto di incontro tra malati e famiglie, per favorire la socialità, il confronto ma anche il movimento, attraverso attività di vario genere, come incontri formativi o lettura di quotidiani o libri, per citarne alcuni, grazie al supporto iniziale di quattro volontari con un ricco bagaglio di esperienze in ambito sociale.
L’obiettivo è quello di combattere l’isolamento che molto spesso colpisce chi soffre di questa patologia neurodegenerativa, caratterizzata da un disturbo progressivo e cronico, che riguarda in particolar modo il controllo di equilibrio e movimento.
Il Parkinson Cafè, inaugurato nel mese di febbraio, è stato fortemente sostenuto dall’ULSS 5 e da due specialisti dell’Ospedale di Arzignano che hanno il compito di supervisionare tutte le iniziative che coinvolgeranno i malati: il dottor Michele Morra, direttore dell’Unità Operativa Complessa di Neurologia e la dottoressa Tiziana Mesiano, dirigente medico responsabile dell’Ambulatorio Parkinson che, da sempre, seguono da vicino le problematiche di questa patologia.
Inizialmente il Parkinson cafè sarà aperto il martedì e il venerdì dalle 9 alle 12 mentre, dal mese di marzo, verrà stilato un calendario dedicato con le attività motorie e ricreative.
Per rimanere sempre aggiornati sulle iniziative del Parkinson Cafè, è possibile consultare il sito della Fondazione.