La “distimia” nelle situazioni di stress: i consigli della psicoterapeuta
Durante periodi di grande stress emotivo, come quelli affrontati da un caregiver quando si trova a doversi prendere cura di un famigliare non autosufficiente, alcuni disturbi possono colpire l’umore.
Senso di colpa, tristezza, perdita di interesse per le attività quotidiane e abituali, inattività e mancanza di produttività, malinconia sono alcuni dei sintomi che caratterizzano questo disturbo, molto simile alla depressione, ma meno grave. La distimia. Rientra nei disturbi del tono dell’umore e può protrarsi nel tempo fino a diventare cronica.
“Diversamente dalla Depressione Maggiore, il disturbo distimico non è caratterizzato da episodi di malattia ma dalla presenza pressoché costante della sintomatologia, che si manifesta con umore depresso persistente” ci racconta la Dott.ssa Alessadra Di Cola, Psicologa Psicoterapeuta, Terapeuta Practitioner EMDR.
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Oltre ai sintomi più noti, la distimia è caratterizzata da alterazioni dell’appetito e del sonno, perdita di energia, rallentamento psicomotorio, ridotta autostima, diminuzione del desiderio sessuale ed eccessiva preoccupazione per il proprio stato di salute.
Tempo e intensità sono i fattori che possono fare la differenza quando si parla di questo disturbo che, per una diagnosi corretta, deve manifestarsi per oltre due anni. Le cause d’insorgenza non sono chiare: oltre ad un grande stress, secondo i ricercatori, potrebbero influire fattori di natura ambientale, genetica e biologica.
Come per il disturbo depressivo maggiore, questa patologia può essere curata con un’adeguata terapia farmacologica. I farmaci però aiutano solo fino ad un certo punto, se non integrati con un percorso di psicoterapia.
“La scelta del percorso di cura dipende dall’entità del problema e dalle preferenze personali” aggiunge la Dott.ssa Di Cola “Il trattamento integrato farmaci – psicoterapia sembra aumentare l’efficacia del trattamento stesso: mentre i farmaci migliorano la sintomatologia, la psicoterapia ne potenzierà gli effetti lavorando non solo sul corollario di sintomi ma anche sul riconoscimento e sulla gestione degli stessi per un miglioramento della qualità di vita.” Nonostante la risposta alla terapia sia diversa da persona a persona, la distimia può durare diversi anni, causando molto disagio in chi ne soffre. E’ importante, innanzitutto, individuare e gestire le fonti di stress e di ansia in quanto potrebbero portare ad un peggioramento della situazione.
“Nella maggior parte dei casi, le persone affette da distimia tendono a soffrire anche di disturbi del sonno” conclude la dottoressa “Un aspetto della terapia potrebbe, ad esempio, prendere in considerazione l’ adozione di buone regole di igiene del sonno per facilitare un adeguato ritmo sonno-veglia.”
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