Il ruolo del Caregiver Famigliare in Italia
In Italia sono oltre 4 milioni le persone non autosufficienti, coloro cioè che hanno bisogno di qualcuno per svolgere le attività quotidiane, come anziani, disabili o persone che soffrono di gravi malattie. E ad assisterli sono soprattutto i famigliari, il 70% secondo il IV rapporto Censis sulla non autosufficienza del 2012, in maggioranza donne, circa il 90% secondo l’Istat.
Per definire questa categoria si parla di “caregiver famigliari” coloro, cioè, che prestano assistenza in modo gratuito e continuativo a un congiunto non autosufficiente.
In Inghilterra vengono definite “generazione sandwich”: sono donne ultracinquantenni, cresciute tra gli anni sessanta e settanta, che si sono destreggiate tra lavoro e famiglia per farsi strada. Oggi si trovano al centro di due generazioni da accudire, i genitori anziani e i nipoti, tanto da dover spesso sacrificare la propria carriera, soprattutto in mancanza di un reddito elevato.
In Italia però, rispetto ad altri Paesi europei, questa figura non è stata ancora riconosciuta giuridicamente. Il 10 novembre 2015 è stata presentata una proposta di legge alla Camera (n.3414) contenente le “Disposizioni per il riconoscimento e il sostegno dell’attività di cura e di assistenza”, che ha aperto un dibattito per valutarne l’efficacia e proporre eventuali migliorie. Ma è solo la prima proposta rispetto ad un problema molto delicato e serio da affrontare.
Quello del caregiver famigliare, infatti, è una responsabilità inconciliabile con qualsiasi attività lavorativa e con quella famigliare, tanto da dover rivoluzionare la propria vita per potersi dedicare alla persona cara 24 ore al giorno. Soprattutto in mancanza di possibilità economiche per far ricorso a servizi privati. Le conseguenze di questa scelta radicale e totalizzante, incompatibile con il lavoro professionale, con un sufficiente riposo, con la possibilità di curarsi in caso di malanno o malattia, ricadono sulla salute con episodi di stress, depressione, insonnia e isolamento.
Se anche tu hai un genitore fragile, cerca in VillageCare l’aiuto di cui hai bisogno: contattaci qui.
Cover @Lara Zacchi per VillageCare