Tornano in libreria gli “attempati 007 del Barlume”
Tornano in libreria i simpatici vecchietti protagonisti della fortunata serie di romanzi del BarLume editi da Sellerio e scritti da Marco Malvaldi. Con “La battaglia navale”, l’autore toscano ritorna per la sesta volta alle avventure dei quattro anziani amici che abitano nell’immaginario paesino di Pineta e spesso si trovano a investigare sui casi di cronaca nera che si verificano in zona.
A turbare la quiete del posto in quest’ultimo caso è il ritrovamento del cadavere di una ragazza sul litorale. Presto la giovane viene identificata, anche grazie a un tatuaggio, come la badante ucraina di un’anziana signora. Ostinati, curiosi, determinati a non fermarsi alle apparenze, i quattro anziani amici decidono come già in passato di muoversi per conto loro, facendo le domande giuste e aiutando a risolvere il mistero.
Le avventure di Ampelio Viviani, Pilade Del Tacca, Aldo Griffa e Gino Rimediotti sembrano uscite da una sceneggiatura mai utilizzata della serie di Amici miei. Il passaggio del tempo e i segni dell’età non impediscono loro di divertirsi, fare scherzi, partecipare attivamente a tutto ciò che li circonda.
Massimo Viviani, nipote di Ampelio e gestore del bar che i quattro frequentano spesso, può cercare di frenarli, anche per il loro bene. Alla fine però anche lui, come le forze dell’ordine locali, deve riconoscere il valore del loro aiuto. Anzi, in alcune occasioni si trova anche ad aiutarli sfruttando i loro suggerimenti e le loro intuizioni.
È difficile capire quali sono gli ingredienti che decidono il successo commerciale di un’opera. Come le indagini di Montalbano, anche la serie del BarLume è un prodotto molto legato alle terre del suo autore, familiari per chi le conosce, affascinanti per chi le sente descrivere. O le vede descrivere, come è accaduto in occasione della serie televisiva che Sky ha realizzato, intitolata proprio “I delitti del BarLume”, raccontando sul piccolo schermo tutti i precedenti romanzi.
Fiducia alle storie quindi, e all’ambiente che le contiene. Al centro rimangono però sempre gli anziani personaggi, con i loro caratteri difficili, le loro particolarità, la capacità di apparire diversi, anche solo per motivi di età, rispetto ai protagonisti che siamo abituati a vedere.