Caregiver: come organizzare le vacanze estive
Ogni giorno i caregiver famigliari sono alla costante ricerca del difficile equilibrio tra il lavoro, la famiglia e l’assistenza al proprio caro non autosufficiente.
In un contesto del genere ogni altra attività, come uscire con gli amici, prendere una pausa per ricaricare le energie o progettare le vacanze estive, dev’essere pianificata per tempo.
Proprio nell’organizzazione di questi eventi, nel caso in cui non possiate trascorrere insieme al vostro caro il periodo delle vacanze, è molto importante non lasciarsi prendere dai sensi di colpa all’idea di concedersi qualche giorno di riposo o dalla paura di non riuscire a programmare tutto in modo da garantire il benessere del proprio genitore. Pensare a chi ti sostituirà, predisporre e anticipare ogni piccola necessità che potrà presentarsi durante la tua assenza, ti aiuteranno a partire serenamente. Ecco alcuni consigli pratici per organizzare nel miglior modo possibile una breve vacanza:
Prepara il tuo caro con il giusto preavviso
Parla con lui dei tuoi progetti e fallo sentire coinvolto; è il modo migliore per abituare un genitore all’idea della tua partenza.
Descrivigli i tuoi spostamenti e i luoghi in cui vorresti andare: ogni dettaglio gli farà vivere il viaggio attraverso i tuoi racconti e, al tuo ritorno, attraverso le fotografie che avrai scattato.
Agire con anticipo, lo aiuterà ad affrontare la tua assenza e a gestire con serenità i piccoli cambiamenti nella sua routine quotidiana. Riuscire a fargli capire quanto questa breve pausa sia importante per recuperare le energie di cui necessiti, gli permetterà di accettare il momentaneo distacco in maniera più consapevole.
Chiedi aiuto ad amici e famigliari
Non è mai semplice chiedere aiuto, nemmeno quando si tratta della tua cerchia di persone fidate. E’ assolutamente normale pensare che nessuno sia in grado di assistere il nostro caro meglio di noi o temere che possa essere lui stesso a non accettare che sia qualcun altro ad occuparsi delle sue necessità. Non scoraggiarti subito ma prova a chiedere al tuo caro chi, tra familiari e amici, preferirebbe avere accanto durante il tuo breve periodo di assenza. Sapere con quali persone si sente di più a suo agio, ti permetterà di capire quali compiti potrai delegare.
Una volta individuata la persona giusta in grado di sostituirti, ricordati che è importante non sovraccaricarla eccessivamente, affidandole troppe cose da ricordare o da fare. Se possibile, è meglio suddividere tra più persone le incombenze settimanali. Puoi chiedere ad un vicino di casa di aiutarti con la spesa o rivolgerti ad un amico, ad un centro anziani o ad un’associazione della zona dotata di servizio trasporto adatto al tuo caso, se è necessario accompagnare il tuo caro ad una visita medica. Inoltre è possibile ottimizzare la programmazione dei pasti preparando in anticipo qualche piatto pronto da lasciare nel congelatore.
Fai in modo che durante la tua assenza non si interrompa la solita routine come la visita dell’amico che passa a prendere un caffè o che lo accompagna a fare una passeggiata all’aria aperta. Per questo motivo, qualche settimana prima di partire, spargi la voce tra amici o parenti, in modo che si possano organizzare al meglio.
Rivolgiti ad un aiuto specializzato esterno
Se nella tua ristretta cerchia di persone fidate non c’è nessuno disponibile ad assolvere questo compito o il tuo caro necessita di un tipo di assistenza più specializzata, puoi rivolgerti ad un servizio di badanti qualificate o ad un centro di assistenza domiciliare.
Se decidi di affidarti ad una badante, oltre al sempre valido passaparola, puoi trovare la persona più adatta alle tue esigenze anche tramite le agenzie private, in grado di fornire un servizio completo (ricerca, selezione, sostituzione, reperibilità, gestione contrattualistica). Oppure rivolgerti ai punti informativi pubblici dove sarà possibile accedere ad un elenco di nominativi verificato e accompagnato dalle prime informazioni necessarie.
L’assistenza domiciliare, invece, ha uno spettro di attività molto ampio che va dal semplice intervento di base a quello più complesso e articolato. E’ adatta ad anziani parzialmente o temporaneamente non autosufficienti e si può modulare a seconda delle necessità del tuo caro, scegliendo la quantità di ore e la gamma di servizi più adeguate. Questo tipo di assistenza può essere richiesto privatamente oppure attraverso contributi pubblici e convenzioni.
Le attività richieste ad una badante sono simili a quelle fornite da un’assistente domiciliare. Si differenziano soprattutto per una formazione, spesso assente o di base nel primo caso, e per la durata della presenza; la badante in genere convive con l’anziano, mentre l’assistente domiciliare vi trascorre alcune ore e solo per svolgere attività specifiche.
Alternative all’assistenza domiciliare
Una soluzione alternativa a quelle precedentemente elencate è rappresentata dai “soggiorni di sollievo”. Alcune associazioni, come l’Alzheimer di Verona, ogni estate organizzano una vacanza speciale sul lago di Garda, dedicata esclusivamente alle persone anziane colpite da questa patologia neurodegenerativa e ai famigliari. Un team di professionisti formato da psicologi, educatori e volontari, segue lo svolgimento delle attività rivolte ai malati e ai loro accompagnatori, con l’obiettivo di portare un po’ di sollievo ai malati e alle loro famiglie.
Inoltre alcune residenze assistite aprono le porte ai propri ospiti anche per brevi periodi come ad esempio quello estivo. Come anticipato in questo post, si può scegliere una struttura ubicata in luoghi piacevoli, in mezzo alla natura, vicino ad un lago o nei pressi del mare. Il clima mite che caratterizza questi luoghi è ideale per il benessere e il recupero funzionale della persona, oltre a migliorarne notevolmente l’umore.