La sfida del Parkinson nel romanzo “Gli effetti indesiderati”
A trent’anni, con una carriera da architetto appena avviata e la forza della giovinezza dalla propria parte, il pensiero di poter contrarre una patologia neurodegenerativa appare lontanissimo. E invece è proprio quello che accade al protagonista di “Gli effetti indesiderati”, romanzo d’esordio di Roberta Gentile. Edito da Frassinelli, racconta la storia di un brillante professionista colpito dalla malattia di Parkinson che deve riconsiderare le proprie abitudini e la percezione che ha di sé e degli altri.
La chiave del romanzo sta in quel delicato passaggio tra la scoperta e l’accettazione del Parkinson. C’è il rifiuto a “voltarsi da un’altra parte” calandosi invece nella situazione cercando di tirar fuori un nuovo equilibrio. Un desiderio che emerge tra le righe del romanzo:
Non volevo guarire, non ho mai preteso tanto. Volevo solo avere l’opportunità di vivere, da malato. Guardare da un’altra parte non fa sparire le cose. E non le fa nemmeno dimenticare, perché bisogna sempre ricordarsi di non guardarle.
La giovane età del protagonista non sembra casuale. Roberta Gentile, che nella vita svolge proprio la professione di architetto, pone l’accento su una condizione comunemente associata agli anziani, e che invece colpisce in età sempre più giovane. Si pensi che in Italia circa un quarto dei malati di Parkinson ha meno di 50 anni, e il 10% ha meno di 40 anni.
L’autrice utilizza il racconto in prima persona per ricostruire nel modo più personale possibile lo scenario di cambiamento tipico di un uomo – anche un giovane uomo – che scopre di dover affrontare una sfida alla quale non aveva mai nemmeno pensato.
Eppure “Gli effetti indesiderati” si presenta anche come un romanzo sulle relazioni. Gli effetti di cui si parla nel titolo scivolano a cascata dal malato a chi gli sta intorno, spesso più debole del protagonista nell’affrontare le conseguenze del Parkinson. Ci sarà chi si volterà dall’altra parte, chi ignorerà il problema, chi cercherà una soluzione impossibile. In questo clima di resistenza, è il protagonista a riprendere in mano la propria vita, scendendo a patti con la nuova condizione e affrontando le cose per come sono.
Fonte: Frassinelli – Superando