Arte, musica e agopuntura: terapie non farmacologiche per la demenza senile
La demenza senile è una patologia neurodegenerativa che colpisce un numero sempre più alto di persone anziane. Per un figlio caregiver questo rappresenta un cambiamento nell’ organizzazione quotidiana e un nuovo percorso di cura e accudimento del proprio genitore.
Nelle fasi più avanzate della malattia, inoltre, si possono riscontrare comportamenti rischiosi, verso se stessi e gli altri, come aggressività, wandering e insonnia, che vengono controllati attraverso una terapia farmacologica prescritta dal medico.
In parallelo esistono interventi non invasivi, definiti non farmacologici, che permettono di migliorare il benessere fisico e psicologico dell’anziano, grazie alla riduzione degli effetti collaterali di alcune medicine e alla stimolazione delle abilità cognitive e affettive residue.
Chiedere consiglio al medico su quale tipo di approccio possa rispondere maggiormente ai bisogni del proprio genitore, è sicuramente il primo passo consigliato.
- Aromaterapia – questa disciplina si basa sull’utilizzo di essenze aromatiche, gli oli essenziali, che possono essere applicati sulla pelle, inalati sotto forma di suffumigi o diffusi in una stanza della casa. Tra i numerosi effetti benefici, l’aromaterapia aiuta a ridurre lo stress, grazie al suo effetto calmante e migliora la circolazione corporea. Note anche le sue proprietà nel rafforzamento la memoria.
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- Meditazione – questa tecnica di concentrazione, dalle origini antichissime, può essere utilizzata come semplice metodo di rilassamento, adatto quindi sia per la gestione dello stress quotidiano di un figlio caregiver, sia per calmare l’ansia di una persona anziana con demenza senile.
- Agopuntura – si tratta di una pratica terapeutica della Medicina Tradizionale Cinese che consiste nella stimolazione, attraverso aghi, di alcune zone sensibili del corpo. Alleviare i dolori muscolari e il senso di spossatezza fisica e mentale sono solo alcuni degli obiettivi di questa tecnica. Nuovi studi stanno testando possibili legami con la demenza.
- Attività fisica – praticare un’ attività fisica costante, può rivelarsi un potente antidoto contro l’invecchiamento, sia mentale che fisico. Una camminata quotidiana all’aria aperta, aiuta anche a migliorare l’umore.
- Attività creative – disegnare, dipingere, suonare uno strumento, scrivere, ballare, recitare. E’ stato dimostrato come qualunque forma di arteterapia possa aiutare le persone colpite da demenza ad esprimere se stesse, anche quando sono state riscontrate difficoltà nel linguaggio.
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- Socializzazione – rapportarsi con altre persone e mantenere saldi i propri rapporti amicali e familiari, aiuta a mantenere attive le facoltà cognitive e la memoria, oltre a combattere l’isolamento in cui spesso incorrono gli anziani.
- Tecnologia – un recente studio ha dimostrato come le persone over 80 che utilizzano abitualmente il computer hanno il 53% di possibilità in meno di subire un decadimento cognitivo lieve, rispetto ai coetanei che non ne fanno uso. La tecnologia, infatti, favorisce la socializzazione, il mantenimento dei contatti con la propria famiglia e costituisce un potente mezzo di comunicazione con il mondo esterno.
- Musicoterapia – ascoltare una musica familiare permette anche alle persone con demenza di far emergere alcuni ricordi del passato, ritrovare un legame con le persone care e migliorarne l’umore. Anche suonare uno strumento, a qualunque età, è un utile mezzo comunicativo ed espressivo.
- Terapia della bambola (o doll therapy) – la bambola è un oggetto simbolico in grado di catalizzare l’attenzione di persone colpite da malattie neurodegenerative, come la demenza senile e l’Alzheimer, verso semplici compiti.
Gli anziani possono sentirsi ancora utili e in grado di svolgere alcune attività, prendersi cura di qualcuno, amarlo e accudirlo. E’ un’attività che serve a dare uno scopo alle loro giornate, oltre ad essere un aiuto per la gestione di alcuni sintomi comportamentali della demenza senile come ansia, aggressione e wandering.
Se anche tu hai un genitore fragile, cerca in VillageCare l’aiuto di cui hai bisogno: contattaci qui.
Fonte: seniorcarecorner.com