Questioni finanziarie: come parlarne alla mamma
Sappiamo che può essere seccante rinunciare anche ad una piccola parte della nostra indipendenza. Quindi immaginiamo quanto può essere difficile per un genitore, che ormai fatica ad essere autosufficiente, affrontare un tema delicato come quello delle questioni finanziarie. E potrà essere difficile sicuramente per un figlio capire come introdurre l’argomento, come svilupparlo, come rispondere alle obiezioni che verranno fatte. Per questo, partendo dal concetto che il confronto e la discussione sono sempre preferibili, abbiamo raccolto alcuni consigli che permetteranno di sciogliere questo nodo.
Un consiglio generale, prima di addentrarci più in particolare, è quello di non introdurre il discorso delle questioni finanziarie collegandolo ad una perdita di autonomia e potere. Meglio prendere un’altra strada. Una volta agganciato il discorso, si potrà parlare di risorse economiche, assicurazioni, ma anche documenti legali.
- Offritevi di alleggerli da un peso
Ricollegandoci all’ultimo punto, parliamo di benefici non solo economici, ma di vario tipo. Domandate al genitore se c’è qualcosa che potete fare per toglier loro qualche pensiero di troppo, in modo che riescano a godersi meglio il tempo libero. Da qui al discorso che ci interessa sulle questioni finanziarie il passo è breve, soprattutto se scegliamo di considerare alcuni discorsi chiave come l’aiuto nel pagamento delle tasse.
- Lasciate loro il controllo
Dato che si parla di un argomento molto sensibile, sottolineate di avere il solo interesse di aiutar loro nella pianificazione e organizzare tutto secondo i loro desideri e volontà. Un altro consiglio: non tutto deve essere risolto e chiarito in una sola discussione. È importante anche solo riuscire toccare l’argomento.
- Raccontate una storia
In particolare una vicenda, vera o inventata, su qualcuno che non aveva sufficienti informazioni sulle questioni finanziarie dei suoi genitori anziani e sui problemi che ha dovuto affrontare per questo motivo. Per esempio, la storia del padre di un amico che recentemente è scomparso, e le molte difficoltà che il figlio ha dovuto affrontare per sistemare i conti, non avendo avuto accesso a documenti e conti. Quindi, cercate di far capire al genitore che non vorreste ritrovarvi nella stessa situazione, e quindi suggerite gentilmente loro di condividere le informazioni con voi.
- Chiedete aiuto ai vostri fratelli e sorelle
Meglio non essere soli in questa situazione. Un consiglio può essere quello di lasciare che sia il figlio con la relazione più vicina al genitore a introdurre l’argomento; gli altri potranno inserirsi in seguito.
- Parlate della vostra situazione personale
Un altro approccio, ancora più personale, prevede di parlare di quello che avete fatto voi per tenere i vostri affari in ordine. Ad esempio incontrarsi con un avvocato per redigere un documento, o stilare una lista di account e password per darli a qualcuno di fiducia in caso vi capitasse qualcosa. A quel punto potrete chiedere al genitore quali sono stati i suoi accorgimenti.
- Discutete del futuro del genitore con lui
Un argomento più generale quindi, nel quale si può inserire una domanda più specifica, che è quella che stiamo cercando di porre in un clima sereno. Quindi chiedere a proposito dei piani per la pensione e di quale assistenza preferirebbero ricevere se qualcosa accadesse loro. In questo modo dovreste essere in grado di capire quali documenti hanno, se non altro per poter agire correttamente in caso di imprevisti.
- Scegliete un approccio indiretto
In effetti molti dei consigli che abbiamo elencato fino ad ora prevedono un approccio indiretto. Più in particolare, è meglio cercare di ottenere queste informazioni anticipando le possibili obiezioni del genitore. Cosa potrebbe pensare? Quindi introdurre il discorso a partire dai benefici che ne potrebbero derivare per lui.
- Scegliete un ambiente sereno
Cercate di avere queste conversazioni in un luogo nel quale il genitore si sentirà più a suo agio, come casa loro. State cercando di farli sentire sicuri e rilassati nella conversazione, non accerchiati o minacciati.
Fonte: HP – caregiversvoice