L’età non è un ostacolo: tre libri che raccontano la longevità
I libri sono una delle soluzioni migliori quando si è indecisi su cosa puntare per un regalo: pratici, comodi, piacevoli. Ne abbiamo selezionati tre, tutti usciti nel 2016, che riprendono, anche da un punto di vista scherzoso e leggero, il punto di vista degli anziani rispetto a quello che per loro dovrebbe essere normale, a ciò che ci si aspetta o non ci si aspetta da loro. Sono pagine diverse in cui persone non più giovani dimostrano di andare oltre i limiti dei loro anni, e che offrono un punto di vista diverso – anche più pesante, ma sempre con una vena di ottimismo – sulla terza età.
“Fin qui tutto bene. Diario di un ottantacinquenne” di Hendrick Groen rappresenta, fin dal titolo, una riuscita variazione sul tema generale cui accennavamo. Racconta il ritorno alla vita di un signore anziano – lo stesso autore – che racconta le proprie esperienze quotidiane in una casa di riposo ad Amsterdam. C’è su tutto l’idea di non arrendersi, o abbandonarsi, all’età e a ciò che questa comporta, ma la voglia di vivere giorno dopo giorno le possibilità del presente. Molto importante, questa decisione nell’autore matura un anno dopo la scomparsa di una persona a lui vicina. Cos’è un anno per un giovane e cosa, invece, rappresenta per una persona di 85 anni? Forse la possibilità di dare un peso e un valore maggiore a ogni giornata.
La stessa scrittura di un diario diventa un obbligo che, giorno dopo giorno, diventa motivo per andare avanti. Chissà che una lettura di questo genere non ispiri un anziano a iniziare lui stesso a tenere un diario delle proprie esperienze quotidiane.
Più drammatico è il carico che si porta dietro la lettura di “Le cose cambiano”, di Cathleen Shine. Anche qui, si inizia da una scomparsa, quella di Aaron, marito dell’anziana Joy. La donna è sempre più in là con gli anni, e si avvicina a una dimensione personale in cui i due figli Molly e Daniel faticano a parlare con lei e a capirla. Eppure, per tornare al tema principale, le esigenze nascoste di Joy erano e sono le stesse di una qualunque altra persona. Per strano che possa sembrare, il ritorno di un corteggiatore dei tempi del college di Joy introduce nella storia un elemento di attrazione che è raro vedere, o immaginare, in storie di questo genere. In fondo si parla di adattamento, della necessità di trovare qualcosa che ci spinga ad andare avanti, sempre con il sostegno della famiglia.
Chiudiamo su una nota decisamente più leggera e divertente, con “Le solite sospette” di John Niven. L’anziana e attiva Susan si trova, all’improvviso, con la casa pignorata. La soluzione, decisamente particolare, è quella di compiere una rapina insieme alle sue amiche. L’obiettivo del gruppo di queste arzille signore è quello di mettere a segno il colpo, quindi raggiungere la Costa Azzurra e godersi la vita. Dalla trama si capisce molto bene che abbiamo a che fare con un libro leggero, da non prendere sul serio, ma piacevole proprio perché, ancora una volta, ci mostra come l’età non rappresenta un limite.
Cover @Lara Zacchi per VillageCare