Genitori anziani: quali sono i segnali di un “normale invecchiamento”?
Un figlio, quando vede il proprio genitore invecchiare, comincia a chiedersi se il progressivo declino fisico sia da considerarsi normale o se sia necessario preoccuparsi. Dimenticarsi sempre più spesso nomi, date o luoghi può essere un campanello d’allarme per il morbo di Alzheimer, ad esempio. Ma non è detto.
Conoscere i cambiamenti naturali che si manifestano con il passare degli anni può essere d’aiuto nel comprendere il processo di invecchiamento di una persona.
Due articoli illustrano i più comuni segnali fisici che possono manifestarsi quando il genitore comincia ad invecchiare, come supporto per alleviare i dubbi e le preoccupazioni quotidiane di un figlio. Cominciamo con il primo.
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Cambiamenti fisici: i più comuni
I cambiamenti legati all’età possono manifestarsi in varie parti del corpo e sono visibili principalmente in quattro aree:
- Memoria
Nonostante i rischi legati all’insorgenza di patologie come l’Alzheimer aumentino con l’età, la demenza senile non è una classica conseguenza dell’invecchiamento.
Ciò che possiamo considerare come “normale” nei cambiamenti che avvengono nella memoria di una persona anziana sono piccole difficoltà e rallentamenti nel ricordare nomi e dettagli del quotidiano e faticare nel tenere a mente i fatti e i ricordi più recenti.
- Vista e Udito
Invecchiare significa che i sensi sono maggiormente rallentati e che, di conseguenza, necessitano di maggiori stimoli per ottenere una reazione.
Vuol dire che è necessario parlare a voce più alta di prima, per percepire nitidamente le parole di qualcuno, e che la vista tende a peggiorare in particolare durante le ore serali e notturne. Cataratta, glaucoma, retinopatia diabetica o degenerazione maculare sono tra le patologie visive più comuni nelle persone anziane. Sottoporre i propri cari a visite oculistiche regolari è un aiuto prezioso per prevenire in anticipo queste patologie.
I cambiamenti che insorgono con l’invecchiamento legati alla vista e all’udito influiscono sulla capacità di guidare la propria vettura in sicurezza, soprattutto dopo l’ora del tramonto.
Un consiglio: se il tuo genitore, quando parli, fatica a sentirti dicendoti sempre più spesso di “smetterla di borbottare”, non è necessario pensare subito al peggio. Può trattarsi di un abbassamento dell’udito dato dall’età: non è necessario gridare, prova solo a pronunciare le consonanti in modo più chiaro.
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- Ossa e Articolazioni
Con il passare del tempo, le ossa e le articolazioni si indeboliscono in modo sensibile: osteoporosi, artrite e artrite reumatoide sono tra le più comuni condizioni legate all’età.
I legamenti e i tendini che tengono unite le giunture perdono gradualmente elasticità, rendendo le articolazioni rigide e tese e, di conseguenza, gli anziani meno agili nei movimenti.
Non solo: è risaputo che, con l’età, la statura si “accorcia”, a causa di un assottigliamento graduale delle vertebre. Secondo un articolo del Wall Street Journal, a partire dai 30 anni, uomini e donne perdono circa un centimetro di altezza ogni dieci anni. E’ giusto allarmarsi solo quando questo processo diventa troppo rapido, a causa dell’alto rischio di fratture (anca, vertebre) e malattie cardiache.
- Digestione e Metabolismo
La digestione, di solito, non subisce sensibili mutamenti con il passare degli anni. Il cibo potrebbe spostarsi un po’ più lentamente attraverso l’apparato digerente, causando un maggiore senso di costipazione nelle persone anziane.
Anche il metabolismo rallenta con l’età e con l’indebolimento del tono muscolare. Questo significa che gli anziani hanno più grasso corporeo e meno massa muscolare: ecco perchè l’attività fisica è così importante ad ogni età, per mantenere o rallentare l’indebolimento dei muscoli.
Il fegato non funziona più così efficacemente, il che significa che i farmaci possono rimanere maggiormente in circolo nel corpo e avere effetti di più lunga durata.
Se anche tu hai un genitore fragile, cerca in VillageCare l’aiuto di cui hai bisogno: contattaci qui.
Fonte: dailycaring.com