Un inseparabile smartphone per anziani per una maggiore sicurezza in casa
LA STORIA DI ANGELA E PAPA’ GIANNI
“Mi chiamo Angela, ho 48 anni e a Milano vivo “sempre di corsa” tra lavoro, due figli adolescenti, un marito spesso in viaggio e un padre anziano. Improvvisamente difficile da gestire.
Mio papà Gianni, 81 anni da pochi mesi, ha sempre vissuto in completa autonomia alle porte di Milano, nella grande casa con orto e giardino dove sono cresciuta e che non ha mai voluto lasciare. Forte e indipendente, non ha mai chiesto aiuto, nonostante l’età che avanza e che comincia a farsi sentire, le gambe sempre più pesanti e, allo stesso tempo, fragili”.
L’improvvisa necessità di assistenza: come scongiurare i rischi legati alla solitudine
“Dopo la scomparsa della mamma, mio papà è crollato fisicamente e moralmente” racconta la figlia Angela “Prime difficoltà di movimento e periodi di isolamento. Per fortuna l’affetto dei nipoti, degli amici e le sue abitudini lo hanno aiutato a reagire. Nonostante l’invito a trasferirsi da noi non appena rimasto solo, papà Gianni è voluto restare nella sua casa, mantenendo intatte le sue abitudini e tenendo stretti i suoi spazi a cui non ha mai voluto rinunciare. Andare al mercato il venerdì, prendersi cura dell’orto e le uscite al bar del quartiere con gli amici, sono le passioni che lo aiutano a non isolarsi. Ma io, al lavoro tutto il giorno, non ero tranquilla. E poi, quando rientra a casa, solo? Finché non ho scoperto un cellulare realizzato per le esigenze delle persone anziane e per rendere tranquilli i figli”.
Più di un semplice cellulare: è lo smartphone amico delle persone anziane
Anziani e tecnologia non sono due concetti così distanti, a volte. Come testimonia la storia di Angela, oggi alcuni strumenti innovativi possono offrire l’aiuto necessario per tutelare l’autonomia del proprio caro e rassicurare i figli, ricominciando la propria quotidianità con maggiore serenità:
“È strano da dire, ma un cellulare ci ha cambiato la vita! Mio papà lo porta sempre con sé, agganciato in vita, alla sua cintura” prosegue Angela “Basta schiacciare un pulsante per far partire la chiamata ad un numero di emergenza preimpostato, in questo caso il mio. E’ sufficiente un solo, semplice gesto, molto più immediato che comporre un numero sulla tastiera o cercarlo in rubrica. Da quando si sveglia a quando va a letto, poi, è attiva una funzione che garantisce un livello di sicurezza supplementare nel caso si sentisse male e si accasciasse improvvisamente. Ecco come funziona: ogni improvvisa e inaspettata variazione nel posizionamento del corpo viene registrata e viene effettuata in automatico una chiamata di emergenza“.
Un solo pulsante che restituisce autonomia ai genitori anziani e serenità ai figli
“Non ero serena” conclude Angela “al pensiero di lasciare mio padre da solo, ad ogni momento del giorno. Come figlia mi chiedevo: e se lo cogliesse un malore, chi lo aiuterebbe, ora che è solo in quella casa? E se, banalmente, inciampasse nel suo orto e non riuscisse più ad alzarsi? Grazie ad un semplice cellulare, però, sono riuscita a risolvere le mie preoccupazioni e il desiderio di autonomia di papà. In un colpo solo. Schiacciando un unico pulsante“.
Gianni, infatti, è rimasto a vivere in quella che è stata casa sua da sempre. Scombinare quella quotidianità sarebbe stato troppo, per uno come lui, orgoglioso e ancora attivo. Almeno per il momento.
“Una semplicità di utilizzo al servizio di tutti: dell’anziano e della sua famiglia che, naturalmente, è preoccupata di trovare il giusto compromesso tra voglia di autonomia reciproca e assistenza al proprio caro. A noi ha cambiato la vita“.
Per la sicurezza di suo papà Giovanni, Angela ha scelto lo smartphone Myco2 prodotto da Ascom.
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