Genitori Anziani: 5 consigli per affrontare la paura del cambiamento
Quando insorgono le prime difficoltà fisiche, le persone anziane sono improvvisamente costrette a rivedere le proprie abitudini di vita. In questa rivoluzione personale, anche la propria casa, se disposta su più piani, diventa un problema da risolvere.
La paura del cambiamento diventa così una conseguenza da fronteggiare, con risvolti psicologici da non sottovalutare.
Ma quali sono i rischi? Scopriamolo nella storia di Giovanni e Maria, con i consigli delle psicologhe.
Giovanni e Maria, pensionati, vivono da sempre nella bella villetta su due piani che hanno progettato e costruito dopo la nascita della loro prima figlia, a cui sono molto legati.
Negli ultimi tempi, però, quelle scale per arrivare al piano di sopra sono diventate sempre più difficili da fare, soprattutto per Giovanni che si sente insicuro e con le gambe doloranti. Dopo essersi confrontato con la moglie, la soluzione migliore (e meno traumatica) sembra essere quella di trasferire al piano inferiore tutta la casa: per placare così la paura di doverla abbandonare e per non “dare disturbo” ai figli.
Con il passare del tempo, però, non solo gli spazi diventano sempre più stretti ed ingombranti, ma termina anche il piacere di vivere la casa come luogo d’incontro familiare e amicale. Con conseguenze sulla qualità di vita, inevitabilmente peggiorata, e sulla fine dei rapporti interpersonali. Fino a rendersi conto di essere diventati, giorno dopo giorno, prigionieri nella loro stessa casa.
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Quali sono le barriere psicologiche a cui si può andare incontro e come fronteggiarle?
Capita spesso che le difficoltà motorie e la ridotta fluidità dei movimenti ci portino a prendere delle decisioni affrettate ed azzardate. Capire quali paure si celano dietro ad alcuni gesti può aiutare una figlia a trovare una soluzione in anticipo:
- La paura del cambiamento.
Il cambiamento rappresenta da sempre una fonte di ansia e disagio per ognuno di noi, soprattutto per una persona anziana. Fa paura perché implica il passaggio da una condizione conosciuta e familiare, ad una sconosciuta, con un conseguente carico emotivo da non sottovalutare. Per superare questi disagi e tornare a “mettere in moto” la propria vita, diventa indispensabile accettare e accogliere il cambiamento senza paura, imparando a considerarlo con un’accezione positiva.
Consiglio per una figlia: piccoli segnali possono aiutarti a comprendere che i tuoi genitori anziani hanno bisogno di aiuto, ma non sanno come chiedertelo. O hanno paura di cosa potrebbe significare. Prova ad affrontare tu l’argomento, senza che provino vergogna per i loro primi problemi fisici e provate a confrontarvi sulle possibili soluzioni funzionali al problema. E’ il primo passo per accettare ed accogliere una novità, che non significa necessariamente modificare le proprie abitudini quotidiane. - Il senso di rassegnazione.
Accettare un cambiamento è un atto coraggioso perché implica un riadattamento ad una situazione sconosciuta, che non deve essere per forza negativo. E’ importante chiedere aiuto senza rassegnazione o senso di sconfitta.
Consiglio per una figlia: cerca di far capire ai tuoi genitori come non sempre una soluzione “fai da te”, si rivela poi giusta, con il tempo. Se inizialmente trasferire tutto al piano terra fa provare un senso di sollievo, con il tempo ci si rende conto che si finisce per vivere a metà. Esortali a parlare della propria situazione e confrontarsi con amici e parenti stretti: magari uno di loro si trova nella stessa situazione e può dare soluzioni efficaci senza un reale stravolgimento delle abitudini.Vivi una situazione simile? Clicca qui per saperne di più!
- L’impoverimento sociale ed emotivo.
La riduzione degli spazi può accompagnarsi ad una riduzione delle relazioni sociali e ad un impoverimento emotivo. Che può portare all’isolamento.
Consiglio per una figlia: trasferire tutto su un unico piano comporta inevitabilmente l’isolamento in casa e l’impossibilità di accogliere amici, parenti e i nipotini adorati. Con conseguenze sull’umore, come una profonda tristezza e solitudine. Prova ad usare questo tipo di motivazioni per parlare con i tuoi genitori e trovare insieme nuove soluzioni più efficaci e durature. - Avere fretta di risolvere il problema, con soluzioni precarie.
La pazienza è una risorsa che la paura di perdere le proprie certezze può minare. E’ importante prendersi il proprio tempo per riflettere, analizzare e prendere consapevolezza delle proprie azioni e delle loro conseguenze.
Consiglio per una figlia: è importante far capire ai propri genitori di non avere fretta nel prendere una decisione così importante, come quella di trasferire tutto il necessario al piano di sotto. Si tratta di soluzioni precarie che comportano, oltre ad una totale perdita di libertà e di spazi privati, anche un forte rischio di deterioramento della propria amata casa, non più completamente vissuta. - La sensazione opprimente di non trovare alcuna soluzione ad un evento negativo.
Non bisogna scoraggiarsi, a volte anche dalle situazioni che ci preoccupano maggiormente possono nascere soluzioni inaspettate, l’importante è provare ad affrontare con positività anche ciò che ci sembra insormontabile.
Consiglio per una figlia: prova a spingere i tuoi genitori a “pensare positivo”, ricordando quante cose si possono ancora fare e ritrovare, quanti bei momenti potranno ancora trascorrere all’interno di tutta la propria casa e, soprattutto, che la vita non si ferma di fronte alle prime, piccole, difficoltà motorie.
L’importanza di non sottovalutare le barriere, non solo fisiche.
L’invecchiamento è una fase molto delicata, che va affrontata e risolta caso per caso. Per far vivere meglio il tuo caro è importante individuare, e limitare di conseguenza, le barriere fisiche e psicologiche. Ma non solo.
Nel caso di Giovanni e Maria, per esempio, la casa su due piani e la difficoltà a fare le scale sono vere e proprie barriere architettoniche. Un impedimento concreto, quindi, ma facilmente risolvibile. L’installazione di un semplice montascale moderno, adattabile perfettamente al proprio ambiente domestico, senza stravolgerlo, può permettere ai propri cari di vivere il cambiamento verso una nuova fase della vita, come un trampolino di lancio per riprogettare la propria autonomia e per sentirsi nuovamente libero.
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Fonte e professionisti:
Dott.ssa Alessandra Di Cola e Dott.ssa Manuela Donis: Psicologhe-Psicoterapeute, Brain Trainers.