La quotidianità ai tempi del Covid-19: 4 domande per affrontarla al meglio
Non abbiamo ancora il conforto di una data che ponga fine all’emergenza sanitaria, ai dolori che porta in tante famiglie e a tante persone, alle limitazioni che, giorno dopo giorno, causano così grandi cambiamenti alla nostra quotidianità: rimanere a casa, lavorare da remoto, ripensare le occasioni di socialità e relazione.
Insieme alla fatica che questi cambiamenti richiedono, da più parti vengono stimoli e proposte per dare un senso a questo tempo eccezionale, perché anche il dolore e il disagio possano diventare in qualche modo generativi di speranza e di benessere. Questo tempo può infatti essere usato anche per fermarsi e riflettere, poiché per molti le attività – soprattutto quelle lavorative – sono forzosamente rallentate o comunque modificate nel loro ritmo usuale.
Propongo quattro domande per questo tempo presente che mi auguro possano fare da guida alla riflessione nell’affrontare la situazione di oggi e – soprattutto – nel ricercare domani un nuovo, diverso e migliore equilibrio.
- Indispensabile e superfluo: una riflessione sull’uso del tempo
Pur immersi in una situazione così faticosa, possiamo sperimentare un punto di osservazione privilegiato sulla nostra vita, fuori dalla condizione di “pilota automatico” scandita dalla routine, e rileggere le cose che facevamo prima di questa pausa forzata. Tornando con la memoria alle settimane prima dell’inizio di questa emergenza, come erano organizzate le nostre giornate? Erano piene di appuntamenti e cose da fare o c’erano anche degli spazi vuoti, da dedicare a noi stessi o semplicemente a quanto – anche di imprevisto – poteva accadere? Quale era il ritmo? Piacevole, sostenibile o affannato? E soprattutto, cosa di quanto facevamo allora, oggi ci manca davvero e ci sembra indispensabile e cosa invece – da questo prezioso punto di osservazione – ci sembra oggi superfluo, sia nella vita personale che in quella lavorativa?
Hai bisogno di un supporto di counseling a distanza? Scrivi a info@villagecare.it - Risorse per affrontare il cambiamento
Adattarsi al cambiamento è un processo faticoso che implica una serie di operazioni quali, ad esempio, dare un senso al cambiamento stesso e identificare nuove strategie di comportamento, così da fronteggiare con successo le nuove situazioni. Il successo – o meno – di questo processo adattivo si basa sulla quantità e sulla qualità delle risorse che abbiamo a disposizione e che riusciamo a mobilitare a livello concreto e operativo. In questa situazione, quali risorse riconosciamo disponibili e “pronte all’uso” e quali invece ci accorgiamo di dover coltivare ulteriormente o sviluppare ex novo? - Relazioni interpersonali: “ferita e benedizione”
Stiamo vivendo un tempo di nuovi confini, non scelti da noi ma definiti dai limiti alla mobilità decretati dalle autorità pubbliche, un tempo di relazioni “troppo vicine” o “troppo lontane”: chi condivide 24 ore al giorno, 7 giorni su 7 spazi e ambienti con la propria famiglia, chi è rimasto a casa da solo, chi è tornato a stare con la famiglia di origine. In ogni caso, sia la coabitazione che la lontananza, prolungate e “subite”, sono situazioni straordinarie a cui non siamo abituati e che fanno emergere la dimensione ambivalente di “ferita e benedizione” (rif. “La ferita dell’altro”, Luigino Bruni) che ogni relazione umana porta con sé. Quali ferite (intese ad esempio come incomprensioni, difficoltà di dialogo) e quali benedizioni (intese ad esempio come conforto e rassicurazione, piacere nello stare insieme) le relazioni a noi più vicine stanno generando per noi in questo momento.
Hai bisogno di un supporto di counseling a distanza? Scrivi a info@villagecare.it - L’essenza: bisogni e desideri
Stiamo toccando con mano fragilità e limiti della nostra condizione umana, molto distanti dalla sensazione di “controllo”, vera o presunta, che molti di noi potevano sperimentare fino a poche settimane fa. Allo stesso tempo, ci siamo dovuti allontanare dalla routine, a volte frenetica delle cose da fare, che è rassicurante ma al tempo stesso, anche un po’ alienante. In questa condizione attuale, quali bisogni e desideri sentiamo emergere come più autentici ed essenziali per noi? Come possiamo ripensare alcune delle nostre scelte di vita alla luce di questa consapevolezza? Con queste quattro domande per il tempo presente faccio un augurio a tutti noi di poter vivere questo momento complesso come occasione di consapevolezza, adattamento creativo e “fioritura umana”.
La guida è stata scritta in collaborazione con la Dott.ssa Rossana Andreotti, Professional Counselor e Coach (ICF), leggi la guida precedente cliccando qui. La Dott.ssa Andreotti fa parte dell’iniziativa #Piùfortinsieme per la prevenzione Covid-19 e per il sostegno di anziani e famiglie, in collaborazione con VillageCare. Offre colloqui e percorsi di sostegno dedicato sia agli anziani fragili che ai familiari “caregiver”, a distanza, ovunque tu sei, via telefono, Skype e Zoom.
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