Storie di Cura: VillageCare e Gianna Coletti danno voce ai familiari “caregiver”
Quali sono le storie di chi si prende cura dei propri cari anziani?
Parte da questa riflessione il progetto #mammaacarico_ilbuonodellacura, da un’idea di Gianna Coletti, attrice e autrice. Ultimo frutto di una fortunata trilogia artistica che comprende film, libro, spettacolo teatrale dedicato al tema “Caregiver”.
Lo scopo è quello di creare uno spazio di condivisione e connessione, per dare voce alle tante donne, e ancora pochi uomini, che si occupano della cura dei propri cari anziani, resa ancora più complessa con l’emergenza sanitaria.
Grazie alla sua esperienza teatrale e particolare sensibilità verso queste tematiche, Gianna leggerà alcune di queste storie dando letteralmente voce alle “Storie di Cura”.
“Ognuno è libero di raccontare esperienze, episodi, stati d’animo che si susseguono a ritmo vertiginoso quando si accudisce un genitore anziano: gioia, disperazione, impotenza, speranza, rabbia, sensi di colpa. Riuscire a mantenere la giusta distanza affettiva è quasi impossibile” spiega Gianna Coletti, attrice e autrice “Io leggerò alcune storie che verranno pubblicate sulla mia pagina Facebook. Userò il tono della leggerezza che non vuol dire superficialità, ma per me è l’unico modo per affrontare un tema tanto delicato quanto spinoso, e se voi farete altrettanto ve ne sarò grata”.
Gianna Coletti e VillageCare: una collaborazione speciale
Ad arricchire questa iniziativa ci sarà il contributo di VillageCare, sostenitore fin da subito del progetto di Gianna.
“Abbiamo pensato di unirci alla bellissima idea di Gianna” racconta Silvia Turzio, Ceo & co-founder di VillageCare “Insieme alla nostra Paola Casalino, Responsabile delle relazioni con le famiglie, forniremo un aiuto pratico su come affrontare al meglio la situazione descritta. Speriamo di poter far sentire meno sole le persone che accoglieranno questa iniziativa e regalare un sorriso anche in questo momento”.
#mammaacarico_ilbuonodellacura: come partecipare
Per partecipare all’iniziativa basta inviare la propria storia, in 30 righe al massimo, a mammaacarico@gmail.com
Raccontateci la vostra esperienza “di cura”, un singolo episodio speciale, le emozioni provate, stati d’animo… quello che vi sentite di condividere.
Gianna Coletti e il progetto Mamma a carico: di cosa si tratta
Attrice, cantante, chitarrista. Allo Sferisterio di Macerata è la protagonista di un’operina di Gino Negri: Modí, sulla vita di Amedeo Modigliani. Per parecchi anni fa parte della Compagnia Stabile Milanese di Piero Mazzarella.
Sotto la ditta Garinei e Giovannini recita con Gino Bramieri e Johnny Dorelli.
Collabora con svariati registi tra i quali Tato Russo del Teatro Bellini di Napoli, Andrée Ruth Shammah del Franco Parenti di Milano, Marco Bernardi del Teatro Stabile di Bolzano, Gino Landi, Carlo Mazzacurati, Giancarlo Sepe, Walter Manfrè, Antonio Syxty, Lorenzo Alessandri, Alberto Oliva, Emilio Russo, Roberto Recchia.
Con Dario D’Ambrosi, fondatore del Teatro Patologico, lavora su diversi testi che riguardano la malattia mentale.
L’ultimo lavoro teatrale che la vede protagonista è “MAMMA A CARICO – Mia figlia ha novant’anni” di cui è anche autrice. Tratto dal libro della stessa Coletti edito da Einaudi nel 2015.
È la protagonista del film “Tra cinque minuti in scena” di Laura Chiossone.
Per la televisione conduce “Fresco fresco”, programma pomeridiano di Rai 1, ed ha ruolo fisso nelle sit-com “Casa Vianello” e in “Cotti e mangiati” con F. Insinna e M. Massironi, oltre a vantare partecipazioni in varie fiction.