Lavoro domestico: nuovo contratto nazionale in 5 punti
Il 1° ottobre 2020 è entrato in vigore il nuovo contratto nazionale per il lavoro domestico che introduce un rinnovato panorama.
Tra le novità più importanti: indennità per chi assiste più di una persona non autosufficiente, contributi assicurativi rafforzati, estensione del periodo di prova.
- Non chiamatemi più badante, ma assistente familiare
Con il nuovo contratto cade la distinzione tra colf, badanti e baby sitter: saranno tutti chiamati assistenti familiari.
L’ inquadramento può essere di tre tipi: a tempo pieno, lavorando abitando presso il datore di lavoro, ricevendo retribuzione, vitto e alloggio; a mezzo servizio presso la stessa famiglia per almeno quattro ore al giorno o per 24 ore settimanali. Infine, il lavoratore domestico può essere impiegato a ore per alcuni giorni la settimana e con un orario inferiore alle 24 ore settimanali. In base all’ inquadramento e alla professionalità cambia il tipo di retribuzione minima salariale. - Periodo di prova più lungo
L’estensione del periodo di prova passa da 8 a 30 giorni di effettivo lavoro per il personale qualificato e tutti i lavoratori assunti in regime di convivenza.Stai pensando a come organizzare l’assistenza a casa? Consulta qui il nostro “Colloquio di Orientamento”
- Nuova figura professionale
È stata introdotta una nuova figura professionale, quella dell’assistente educatore formato: un aiuto in più per chi ha familiari affetti da disabilità psichica oppure da disturbi dell’apprendimento o relazionali.
- Nuove indennità
Inserite nuove indennità per le badanti in caso di assistenza a più di una persona non autosufficiente. Inoltre, prevista un’indennità per lavoratori in possesso di certificazione di qualità UNI 11766:2019 a seconda dei livelli di inquadramento. - Aumentano seppur di poco i minimi salariali e i contributi
I minimi salariali validi da gennaio 2021 sono di poco superiori a quelli precedenti. Gli aumenti riguardano anche i contributi previdenziali che il datore di lavoro deve versare all’Inps e il contributo assicurativo Cassa Colf, la componente di assicurazione sanitaria.
In Pillole
- Cresce la valorizzazione dell’impegno profuso quando l’assistenza è resa ad una coppia di assistiti, della preparazione professionale e dell’impegno notturno
- Per la famiglia significa: un assistente familiare più preparato, più consapevole e più tutelato prospetta maggiore fidelizzazione e motivazione al lavoro di cura
Per il contratto per il lavoro domestico e le sue nuove regole è possibile rivolgersi alle associazioni di categoria, ai consulenti del lavoro, ai Patronati e Caf sul territorio tra cui i Family Tutor di SafAcli ed i suoi servizi alle famiglie: messa in regola di colf, badanti, baby-sitter, gestione completa del rapporto di lavoro.