Anziani e riabilitazione cognitiva: cosa sapere
Negli anziani la riabilitazione cognitiva è fondamentale, si tratta di modificare atteggiamenti mentali errati o ricostruire atteggiamenti mentali perduti.
I nostri cari hanno spesso l’esigenza di re-imparare a gestirsi in modo responsabile ed autonomo a casa, in famiglia, nella cura personale e nel rapporto con gli altri, così da favorire un senso di autoefficacia, una sana stima di sé e benessere personale.
Chiediamo alla Dott.ssa Ilaria Amadei come aiutarci nel rapporto con la terapia e siamo interessati alle metodologie applicabili e performanti, tra cui il Metodo Feuerstein fatto anche di “carta e matita”.
Che cos’è il Metodo Feuerstein?
Il Metodo Feuerstein può essere considerato uno dei primi approcci metacognitivi strutturati ancora in uso e in continua crescita, apparsi in ambito educativo, riabilitativo ed attualmente sperimentato in tutte quelle situazioni in cui è necessario potenziare le risorse cognitive.
E’ sempre possibile un intervento di riabilitazione cognitiva?
Il Prof. Feuerstein sostiene che a qualunque età si può imparare e che l’intelligenza non è un elemento biologico statico e predefinito alla nascita.
Perché la riabilitazione cognitiva nell’anziano?
Il metodo Feuerstein è applicabile con efficacia alla terza età e con risultati misurabili in tempi brevi. Il metodo è rigoroso ma, non rigido, il lavoro pur diverso per ogni persona a seconda dei bisogni, della motivazione del paziente e dei familiari, ha comunque una struttura comune, tesa a garantire il raggiungimento di risultati significativi rispetto alla situazione di partenza.
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Come funziona?
Il primo pilastro del metodo è la teoria della Modificabilità Cognitiva Strutturale. (M.C.S.)
Sostiene come ogni individuo è modificabile e l’intelligenza non è un elemento biologico statico, non incrementabile, dato una volta per tutte alla nascita. L’intelligenza è modificabile e a qualunque età si può imparare e migliorare.
Il secondo pilastro è l’esperienza di apprendimento mediato (E.A.M.).
Secondo Feuerstein, nello sviluppo cognitivo degli individui, la mediazione svolge un ruolo fondamentale. Infatti, l’apprendimento non avviene tanto in seguito ad una esposizione diretta del soggetto agli stimoli, quanto piuttosto attraverso l’azione di un mediatore, nell’ambito quindi di un rapporto educativo coinvolgente ed efficace.
Come si applica il metodo Feuerstein nella riabilitazione cognitiva dell’anziano?
Il percorso prende il nome di PAS: Programma di Arricchimento strumentale, consta di 14 strumenti ( raggruppati in tre livelli di difficoltà crescenti), aventi carattere operativo. Ciascuno di essi è centrato su precise funzioni cognitive e operazioni mentali.
Si tratta di esercizi “carta-matita” di ginnastica mentale finalizzati a prevenire e/o rallentare il decorso progressivo del deterioramento cognitivo o a recuperare le abilità cognitive compromesse (memoria, attenzione, linguaggio, orientamento capacità organizzative).
L’attività si svolge attraverso un percorso individuale e personalizzato con la guida di un mediatore-applicatore specializzato nell’uso del metodo Feuerstein.
Importante è anche il lavoro svolto con gli assistenti familiari e i parenti che convivono con l’anziano e che spesso devono essere educati alla mediazione.
Qualche esempio?
Anziani con gravi difficoltà organizzative, si lavora rinforzando l’organizzazione mentale. A tal scopo si possono usare strumenti come “Organizzazione Punti”, magari associati a una terapia occupazionale che insegni loro nuovamente cose apparentemente semplici, cha appartengono alla vita quotidiana come per esempio, vestirsi, preparare il caffè.
Spesso le persone anziane non sono orientate nel tempo perché non sentono il bisogno di uscire di casa e di sapere che giorno della settimana è. Spesso hanno una visione episodica della realtà, una visione ristretta delle cose e un’alterativa non è contemplabile.
Attraverso la mediazione, la generalizzazione e il bridging si stimola la persona a un costante scambio, confronto di opinioni e strategie per consolidare quelle già presenti e verificare se le nuove strategie sono state apprese e applicate alla propria realtà.
Nell’intervento con l’anziano bisogna rispettare i tempi e non saltare i passaggi, che spesso devono essere brevi ma costanti e regolari nella ripetizione.
L’intervento di potenziamento cognitivo si presta ad essere integrato in un percorso di rete interdisciplinare per ottimizzare l’efficace nel raggiungimento del benessere della persona.
A chi si rivolge il percorso?
Si rivolge a tutti coloro che presentano difficoltà cognitive legate al decadimento fisiologico e degenerativo (anziani, demenze) o acquisite (esiti di coma, traumi cranici, ictus), anziani con sindrome ansioso-depressiva secondaria.
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Chi è la Dott.ssa Ilaria Amadei
Pedagogista. Applicatore e Mediatore del Metodo Feuerstein, valutatore LPAD (Valutazione qualitativa del potenziale cognitiva). Si occupa dell’incremento di strategie, come il trattamento con il Metodo Feuerstein applicato a bambini a partire da cinque anni di età, adolescenti, adulti e anziani. Formata al Metodo Feuerstein presso Mediation A.R.R.C.A., (azione per la ricerca sulla Ristrutturazione Cognitiva e l’Apprendimento mediato), Centro di Formazione Autorizzato dall’Istituto Feuerstein. Istruttore Mindfulness per adulti, riconosciuta e formata presso AIM (Associazione Italiana Mindfulness). Insegnante Mindfulness per bambini e adolescenti formata presso la Mindful School della California.