Cosa fare quando aiutare il proprio genitore anziano diventa una trappola
Possano le tue scelte riflettere le tue speranze e non le tue paure. Nelson Mandela.
È difficile accettare di invecchiare, ma ancora più difficile è accettare di aver bisogno di aiuto, per la gestione della casa, la cucina, per la cura di sé, per gli spostamenti, per le faccende bancarie e così via.
“Come posso essermi ridotto così? Come è possibile che non sia più capace?” queste tra le domande più frequenti negli anziani che cominciano a non essere più completamente indipendenti, ma scatta un meccanismo di rifiuto e di allontanamento per cui la richiesta di aiuto viene negata e rifiutato ogni tentativo di intervento o semplicemente di proposta.
Cosa fare quindi per aiutare il proprio genitore anziano?
Ne parliamo con la Dott.ssa Katia Stoico, Psicologa e Psicogerontologa già nostra ospite qui https://www.villagecare.it/2021/03/figli-caregiver-come-aiutare-i-propri-cari-anziani-partendo-da-se-stessi/
“Da un lato l’anziano che non vuole intromissioni e cerca di farcela con tutto sé stesso, dall’altro i figli, preoccupati per il genitore, ma anche consapevoli della necessità di strutturare degli aiuti esterni.
E aggiungerei che vi è diversità nel caso di figlio uomo e figlia donna: il primo è spesso più direttivo ed impositivo, la seconda invece può incontrare più fatica emotiva, si sente in colpa per non poterlo fare lei stessa, spesso si sacrifica sobbarcandosi completamente l’onere per evitare il dispiacere del genitore o lo scontro con lui”.
C’è un rischio di tenuta psicologica?
“Lo scenario per un figlio è uno stress psicoemotivo elevato. Aiutare il proprio genitore anziano è spesso fagocitante. Si verifica anche in taluni casi una situazione per certi versi opposta. I figli a volte anticipano i bisogni e non ascoltano in profondità le reali necessità del genitore. Si tratta spesso di figli molto accudenti, che tendono nella vita ad un alto livello di organizzazione quotidiana, sempre pronte ad intervenire ed anticipare i problemi. E lo fanno anche con i genitori anziani, quando magari ancora non ve ne è la completa necessità”.
Quando il caregiver è l’altro genitore, come si relazionano i figli?
“Ci sono casi in cui nella coppia anziana uno dei due membri non è più autosufficiente e l’altro se ne occupa con dedizione e fatica, ma non vuole rinunciare a questo ruolo e la figlia in maniera più obiettiva spinge a favore di un supporto esterno che viene vissuto dall’anziano “sano” come un depauperamento del proprio compito di caregiver. E allora vediamo il doppio punto di vista.
Chi può biasimare l’anziano che vede “invasa” la sua casa e minata la sua privacy, senza possibilità di controbattere una scelta stabilita da altri? E’ vero, l’obiettivo dei figli è aiutare, assistere, migliorare la qualità della vita dei propri genitori, ma ricordiamoci che il punto di vista di ciascuno è diverso e ugualmente rispettabile e che l’anziano non può subire passivamente le decisioni, bensì parteciparvi.
La parola d’ordine in questi casi è contrattare, trovare un punto di incontro dove siano rispettate volontà ed esigenze di tutti, dove l’analisi di realtà della situazione debba prevalere, sebbene altrettanto importanti siano i vissuti dei membri, eventualmente supportati da un professionista che possa accompagnare nella scelta e nell’accettazione”.
Non restare da solo di fronte a scelte importanti
Puoi richiedere di contattare la Dott.ssa Stoico in due modalità:
- un primo Colloquio di Orientamento online. Clicca qui villagecare.it/colloquio-di-orientamento/
- un percorso di presa in carico più strutturato attraverso Energy Coach, il ciclo di 3 colloqui online. Clicca qui https://www.villagecare.it/energy-coach/
Chi è Katia Stoico
Psicologa Clinica, Psicogerontologa, Esperta di Consulenza Sistemico-Relazionale, la Dott.ssa Katia Stoico dal 2002 collabora come libera professionista con diversi Enti privati di Milano (Onlus, Centri Diurni, RSA, Cooperative sociali) con posizione di Psicologa – Psicogerontologa (colloqui di sostegno, counseling e psicoeducazioneai caregiver degli anziani, formazione volontari, gestione gruppi familiari Alzheimer Cafè Milano e gruppi AMA, programmazione e progettazione servizi). Si occupa di attività di ricerca, pubblicazioni, docenze, formazione e ha uno studio privato in provincia di Milano. Si occupa anche di Mindful Eating.