Demenza: di cosa si tratta e quali sono le tipologie più comuni
La demenza è una malattia complessa, costituita da un corollario di sintomi che si evolvono nel tempo. Nello specifico, consiste in un progressivo deterioramento e declino della memoria e delle altre funzioni cognitive, alterazioni del comportamento e dell’umore che causano una significativa riduzione della capacità di svolgere in autonomia le normali attività della vita quotidiana.
L’Alzheimer è la più conosciuta forma di demenza ma, in realtà, esistono diverse tipologie.
La finalità di questa guida è quella di fare un po’ di chiarezza, aiutandoti a conoscere le forme più comuni di questa patologia neurologica.
In questo modo il tuo apporto può rilevarsi un prezioso aiuto nel rilevare quali sono i sintomi del tuo famigliare che devono suscitare in te l’attenzione dovuta.
Per una diagnosi accurata
Un momento molto delicato ed importante per una corretta presa in carico del tuo famigliare consiste nel fornire al medico gli elementi salienti per poter arrivare ad una diagnosi adeguata.
Talvolta il decadimento cognitivo si interseca in un quadro caratterizzato dalla presenza di patologie psichiatriche od organiche e tale aspetto può rendere più difficile l’inquadramento diagnostico.
Altro aspetto fondamentale è rappresentato dalla raccolta delle informazioni riguardanti la storia recente e passata del malato e le indagini strumentali (esami del sangue, esame delle urine, elettrocardiogramma, Tac o RMN del cervello, Doppler TSA) che sono state eseguite.
È opportuno sapere che l’andamento della malattia è influenzato dalla tipologia di demenza, dai sintomi presentati dal malato e dall’età della persona.
In alcuni tipi, ad esempio, l’evoluzione della malattia avviene “a gradini” a cui, a rapidi peggioramenti dell’autonomia, si alternano fasi di relativa stabilizzazione delle condizioni generali del malato.
Villagecare ti consiglia: il tuo contributo è molto importante! Preparati ad affrontare una consulenza medica, raccogliendo accuratamente tutti gli elementi utili per fornire un quadro esaustivo relativo alla storia clinica del tuo famigliare.
Classificazione delle demenze
Vediamo ora nel dettaglio la prima suddivisione delle demenze maggiormente conosciute e riscontrate nella pratica clinica. Vengono indicati alcuni parametri di confronto: esordio, decorso e sintomi principali.
1.Malattia di Alzheimer
Esordio e decorso: deterioramento progressivo delle facoltà cognitive con comparsa di disturbi comportamentali e dell’affettività che portano ad una perdita dell’autonomia della persona e all’incapacità di mantenere una relazione adeguata con altre persone e con l’ambiente circostante.
Si stima una durata media della malattia pari a circa 7-10 anni (dall’insorgenza dei primi sintomi al decesso).
Sintomi principali: disturbi cognitivi (memoria, attenzione, capacità di ragionamento), comportamentali e perdita progressiva dell’autonomia.
2.Demenze fronto-temporali
Esordio: rispetto alle altre tipologie di demenze, l’esordio è relativamente precoce (tra i 50 e i 60 anni). Decorso e sintomi: in una fase iniziale prevalgono i disturbi comportamentali, affettivi e del linguaggio rispetto alle difficoltà di memoria (che possono essere lievi o addirittura assenti). In fasi intermedie o avanzate, questa categoria di demenze possono essere difficilmente distinguibili dalla malattia di Alzheimer.
Rientrano in questa categoria:
- Demenza frontale: caratterizzata da comportamenti compulsivi, alterazioni del tono dell’umore, ripetizione, aumento dell’appetito, irritabilità e agitazione, ritiro affettivo.
- Malattia di Pick: è la più comune tra le demenze fronto-temporali; l’esordio è spesso caratterizzato da cambiamenti di personalità (disinibizione, iperoralità, comportamento ossessivo-compulsivo), comportamenti motori anomali e difficoltà di giudizio critico. Si aggiungono, in seguito, difficoltà di memoria e di linguaggio (anomie).
3. Morbo di Parkinson
Esordio e decorso: deterioramento progressivo che coinvolge principalmente alcune funzioni di tipo motorio-vegetativo. Si stima un esordio di malattia tra i 70 – 80 anni mentre la durata media è di circa 7-10 anni (dall’insorgenza dei primi sintomi al decesso).
Sintomi principali: tremori agli arti, rigidità muscolare, bradicinesia, abulia, rallentamento dei processi cognitivi, deficit di attenzione, fluidità verbale ridotta, problemi di denominazione e depressione.
Villagecare ti consiglia: se noti nel tuo familiare la presenza di sintomi o comportamenti simili a quelli descritti o un peggioramento nello svolgimento delle attività quotidiane, è importante richiedere una consulenza medica e, se necessario, una visita specialistica di natura neurologica, geriatrica o psicologica.
Cover @Lara Zacchi per VillageCare