Alzheimer: secondo uno studio americano i ricordi persi potrebbero essere recuperati
Un recente studio americano del Riken-MIT Center for Neural Circuit Genetics di Cambridge, ha dimostrato che i ricordi persi nei primi stadi dell’Alzheimer sono ancora immagazzinati nel cervello e quindi, in teoria, recuperabili.
Com’è stato possibile arrivare a questa conclusione? Attraverso la stimolazione di cellule nervose per produrre nuove connessioni, con una tecnica chiamata opto-genetica, testata al momento solo su animali che presentavano i sintomi della malattia.
I risultati, pubblicati sul numero di marzo di “Nature”, rappresentano una “prova di concetto”, un’indagine preliminare, fondamentale per aprire la strada a nuove cure e trattamenti.