La confabulazione: cos’è e come riconoscerla
Vi è mai capitato di avere una conversazione con il vostro caro in cui vi accorgete che vi sta raccontando un episodio mai successo o del tutto anacronistico? Molto probabilmente vi trovate di fronte ad un episodio di confabulazione, un disturbo della memoria molto comune tra le persone anziane, causato da danni a livello frontale in concomitanza con un deficit di tipo amnesico e non necessariamente legato al morbo di Alzheimer.
DI COSA SI TRATTA
La confabulazione è la tendenza a raccontare fatti apparentemente veri e concreti ma in realtà mai accaduti, che riguardano noi stessi o il mondo che ci circonda. Si tratta di ricordi spesso elaborati e dettagliati di eventi inesistenti o distorti nel tempo e nello spazio. Questi racconti possono sembrare così reali che solo un amico intimo o un famigliare è in grado di smascherarli.
Il punto fondamentale della confabulazione sta nel fatto che le menzogne sono raccontate in totale buona fede, in quanto il paziente è inconsapevole del proprio deficit e quindi affetto da anosognosia.
Vivere accanto a una persona che soffre di confabulazione può essere a volte molto difficile e può diventare causa di forte stress. Soprattutto se si ha la convinzione di essere ingannati intenzionalmente. La menzogna infatti differisce dalla confabulazione proprio in questo, in quanto tende ad essere una libera scelta di travisare la realtà.
CONFABULAZIONE O MENZOGNA?
Per cercare di riconoscere una confabulazione da una menzogna, gli studiosi hanno trovato alcune caratteristiche comuni e ricorrenti:
- la confabulazione è facile da riconoscere quando ad un paziente viene richiesto un racconto autobiografico
- sia la premessa che i dettagli del racconto possono essere falsi
- le confabulazioni non sono intenzionali e si presentano senza che la persona ne abbia coscienza
- il racconto è spesso un prodotto delle esperienze reali di chi lo racconta, costruito tra ricordi del passato e accadimenti attuali
- i racconti possono includere anche fatti storici o fiabe, non necessariamente episodi autobiografici
- non c’è alcuna motivazione nascosta o intenzionale dietro una confabulazione
- può capitare che le persone che presentano questo disturbo, possano anche agire in conseguenza delle proprie confabulazioni.
I falsi ricordi sono per lo più innocui, soprattutto se il caregiver di una persona anziana è consapevole del fatto che gli episodi di confabulazione sono una condizione naturale spesso legata semplicemente all’invecchiamento o ad una forma di demenza senile.
Il consiglio è quello di non far sentire in colpa il proprio caro, correggendolo o contraddicendolo nei suoi ricordi e di consultare un medico se vengono ravvisati i primi segnali di un possibile disturbo di confabulazione.