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Assistenza Domiciliare

L’universo dell’assistenza domiciliare agli anziani è costituita da un insieme di servizi rivolti a persone che hanno bisogno di supervisione e aiuto più o meno continuativi presso la propria abitazione. L’assistenza domiciliare in senso ampio può comprendere tanto un supporto di tipo medico-specialistico (servizi infermieristici o fisioterapici) quanto un aiuto di tipo informale, che può andare dall’igiene personale alla somministrazione dei pasti, passando per la condivisione di momenti di socializzazione e condivisione quotidiana, come una semplice passeggiata giornaliera.

In genere si ricorre all’assistenza domiciliare quando è possibile evitare o posticipare il ricovero dell’anziano in una struttura assistita, principalmente per alleviare l’impegno quotidiano del familiare assistente e garantire, al contempo, la perfetta incolumità dell’anziano. L’assistenza a domicilio è un servizio generalmente gestito dal Comune e prevede varie forme di contribuzione, fra cui anche piani di assistenza agli anziani gratuita al 100%.

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Domande Frequenti

Assistenza domiciliare: come, quando e perché?

Se stai iniziando a pensare che il tuo caro per stare “bene” a casa propria e far stare tranquillo te ha bisogno di supporto, i servizi di assistenza domiciliare potrebbero essere la strada più corretta e meno invasiva. Innanzitutto è utile sapere che i servizi di cui il tuo caro può usufruire a domicilio, possono essere di tipo pubblico (Asl, Comuni, Consorzi di Comuni) o di tipo privato: questa distinzione ti fa capire che i percorsi per ottenerli sono differenti, per tempistiche e per indicatori economici e socio-sanitari da formalizzare o meno, in generale le tipologie dei servizi sono gli stessi.

L’assistenza domiciliare è adatta ad anziani parzialmente o temporaneamente non autosufficienti, e la puoi modulare in quantità di ore e in gamma di servizi a seconda delle esigenze che il tuo caro ha in ogni specifico momento. Inizialmente può essere occasionale (anche una o due ore per brevi periodi), o un servizio richiesto solo saltuariamente, oppure un intervento per un’emergenza.

In caso contrario, l’assistenza domiciliare può essere anche programmata per un periodo determinato fino alla soluzione del problema. Per familiarizzare con questa nuova situazione a carico del tuo anziano e di te che te ne occupi, puoi partire con interventi occasionali e di poche ore alla settimana e renderli nel tempo continuativi e di lungo periodo.

Esiste poi la possibilità di affidarsi a servizi di Assistenza domiciliare integrata (ADI) per cui rimandiamo al paragrafo dedicato più sotto.

Quali servizi prevede, generalmente, l’assistenza a domicilio?

  • Igiene personale /aiuto al bagno
  • Servizi di accompagnamento
  • Assistenza al pasto (preparazione e somministrazione)
  • Governo della casa
  • Assistenza alla mobilitazione: aiuto nell’alzata e messa a letto delle persone
  • Aiuto per il governo dell’alloggio e per le attività domestiche
  • Stimolo alla comunicatività e alla socializzazione
  • Svolgimento di piccole commissioni

L’Assistenza Domiciliare Integrata (ADI): cos’è e quando può essere utile?

L’Assistenza Domiciliare Integrata (ADI) è un intervento completo di tipo sociale, assistenziale, infermieristico e fisioterapico che offre una prestazione articolata e su misura tramite un piano di cura personalizzato (PAI) concordato con i familiari e con i professionisti. L’obiettivoprincipale è quello di posticipare il ricovero in ospedale o l’ingresso in una residenza assistita, il più a lungo possibile.

Questo tipo di assistenza può essere semplice o articolata, a seconda delle condizioni di salute dell’anziano e include, oltre alle attività previste dall’Assistenza Domiciliare, prestazioni infermieristiche e riabilitative con gradi diversi di complessità.

Il servizio di Assistenza Domiciliare Integrata è istituito dai Comuni, dai Consorzi di Comuni o dalle ASL, di solito in convenzione con enti privati. Per richiedere l’ADI è necessario contattare il dipartimento dei Servizi Sociali del Comune di residenza o l’Asl di competenza.

Esiste la possibilità di richiedere interventi specialistici mirati?

La situazione del tuo anziano già da tempo ha richiesto un intervento di assistenza domiciliare o tramite una badante convivente o tramite una combinazione di servizi assistenziali e di supporto quotidiano, ma ora, per il naturale trascorrere del tempo o perché la sua situazione di salute lo richiede, hai bisogno di interventi mirati aggiuntivi. Non si tratta di molte ore o di attività da svolgere tutti i giorni, ma di attività specifiche gestite da specialisti.

Alcuni esempi di interventi specialistici erogabili durante i periodi in cui è attivo un servizio di assistenza domiciliare:

  • attività infermieristiche di base: iniezioni, medicazioni, fleboclisi, cateterismi, clisteri, cura e prevenzione ulcere da pressione.
  • attività infermieristiche per patologie specifiche: per persone in dialisi, con insufficienza renale cronica, diabetici, affetti da BPCO o da insufficienza respiratoria cronica, portatori di stomie, di PEG o sondino naso-gastrico per nutrizione enterale, di catetere vescicale, pazienti con demenze, interventi post ictus e post ischemia

Altri interventi sono legati ad attività riabilitative, a cura del logopedista e del nutrizionista (ad esempio problemi di deglutizione nel morbo di Parkinson), da applicare e modulare rispetto alla situazione del tuo anziano per fornirgli l’aiuto di cui necessita, a casa sua.

Esistono realtà in grado di fornire questi servizi a domicilio h24 e di costruire un piano basato sulle esigenze del tuo familiare e della tua organizzazione preesistente. La maggior parte di queste è in grado di offrire servizi nel fine settimana e nei giorni festivi assicurando una copertura annuale e reperibilità telefonica per ogni evenienza.
Ricorda, queste prestazioni sono fatturate e deducibili o detraibili secondo le normative vigenti.

Quanto tempo ci vuole per attivare un servizio di assistenza domiciliare di competenza del pubblico?

Per l’attivazione di un servizio di assistenza domiciliare bisogna rivolgersi al servizio sociale del Comune di residenza del proprio caro, e procedere al riconoscimento formale del suo grado di non autosufficienza, per capire se ne ha diritto e in che termini. La velocità dell’attivazione dipende dall’organizzazione del servizio, ma in generale i tempi sono modulati in base alla gravità e all’urgenza.

Se utilizzo l’Assistenza specialista privata è tutto a mio carico?

Normalmente si, esistono enti che hanno convenzioni col pubblico (ad esempio sistema voucher – regione Lombardia), o con gruppi assicurativi. Verificate sempre la vostra situazione e quella del vostro congiunto tramite le fonti ufficiali (ASL, regione, comune).

Ho attivato un’Assistenza domiciliare pubblica, ma ora voglio interromperla, posso?

Certo, il documento che firmerete per la pratica di attivazione del servizio di assistenza domiciliare pubblica contiene anche le informazioni circa le tempistiche in caso di chiusura anticipata dal servizio, oltre a molti altri elementi (la persona di riferimento, come manifestare un reclamo, ecc.).

Contributi pubblici e accesso agevolato alle prestazioni sociali: quali sono le tappe da seguire?

Per l’accesso agevolato a prestazioni sociali rivolte a situazioni di bisogno o necessità viene richiesto l’ISEE, l’indicatore della situazione economica equivalente. Ad esempio, per richieste di prestazioni alle persone non autosufficienti o per agevolazioni economiche per le rette di ricovero in strutture assistenziali.
Per ottenere il calcolo dell’ISEE occorre presentare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), a uno degli uffici competenti: Caf, Enti che erogano le prestazioni richieste, Inps del proprio Comune. È l’INPS a redigere il calcolo e a trasmetterlo agli uffici competenti e al cittadino che ne ha fatto richiesta.

Invalidità civile, indennità di accompagnamento, assegno di accompagnamento: le cose da sapere.

Verificare la situazione del tuo anziano dal punto di vista dei diritti e dei supporti economici e pratici per la sua assistenza, è un passaggio fondamentale per la costruzione ed il sostegno della sua vita futura.

Nel caso in cui una persona goda dello status di invalido civile, oppure usufruisca di un’indennità o assegno di accompagnamento, egli ha diritto il diritto a prestazioni assistenziali la cui erogazione è collegata alla combinazione di tre diversi requisiti (sanitari, di età e di reddito). I requisiti sanitari vengono accertati dall’Inps.

I benefici economici derivanti dal riconoscimento dell’invalidità civile dipendono dalla percentuale di invalidità. Se la persona ha bisogno di assistenza costante, poiché non è in grado di fare nulla da sola (impossibilità di deambulare e di compiere atti quotidiani della vita), ha diritto alla indennità di accompagnamento o assegno di accompagnamento.

Anche i familiari di persone in difficoltà possono godere di diversi benefici:

  • La Legge 104/92 che assegna permessi retribuiti di assenza dal lavoro per lavoratori subordinati, al fine di assistere un soggetto disabile.
  • L’iva al 4% sull’acquisto di alcuni prodotti inerenti la condizione del tuo assistito. Ad esempio: apparecchi di ortopedia, protesi dentarie, oculistiche, uditive, poltrone e veicoli simili per invalidi, servoscala e altri mezzi simili per il superamento di barriere architettoniche.
  • La detrazione fiscale del 19% applicabile sull’acquisto di ausili e protesi a sostegno della non autosufficienza.

Per maggiori informazioni sui sussidi e gli aiuti economici destinati alle persone non autosufficienti, rivolgiti all’ASL di pertinenza, al Servizio Sociale del Comune di residenza oppure a un Caf.